Una linea del tempo per raccontare l’impegno delle donne contro razzismo e maschilismo, che spesso si sommano a soffocare
la libertà di partecipazione e di emancipazione di chi non è maschio, eterosessuale e, soprattutto, bianco.
First National Conference of Colored Women
A Boston ha inizio la First National Conference of Colored Woman, istituita per trovare una strategia comune di resistenza contro i continui assalti nei confronti delle donne nere. Sempre nello stesso anno viene fondata la National Federation of Afro-American Women, con lo scopo di integrare le donne nere nel ceto medio della società americana e promuovere la loro condizione sociale.
Black Cabinet
Mary Mcleod Bethune guida il cosidetto “Black Cabinet” istituito dal Presidente Franklyn Delano Roosvelt: un gruppo formato da quarantacinque afroamericani che ricoprivano posizioni di rilievo negli uffici del gabinetto e nelle agenzie create dal New Deal. Figlia di schiavi, è stata leader dei diritti civili e fondatrice del National Council of Negro Women.
Equal Pay e Civil Rights Act
Si verificano due importanti vittorie per il movimento femminista statunitense: viene firmato l’Equal Pay Act (1963) e il Civil Rights Act (1964) atti a vietare la discriminazione da parte dei datori di lavoro sulla base di razza, religione, sesso e origine. La due leggi suscitarono diverse reazioni fra le fazioni più conservatrici della società americana, specie nelle aree dell’entroterra.
TWWA
Nasce a New York la Third World Women’s Alliance (TWWA),la prima importante associazione statunitense formata da donne non-bianche: lo scopo dell’organizzazione era porre fine all’oppressione razziale, economica e di genere. L’anno seguente viene pubblicato il Black Women’s Manifesto sulle dinamiche di potere tra attiviste nere, Black Power Movement e femminismo bianco.
National Black Feminist Organizzation
A New York viene fondata la National Black Feminist Organization. Oltre a dichiararsi apertamente anti-razzista, anti-sessista e anti-classista, questa organizzazione accoglieva anche la causa omosessuale, impegnandosi nel contrasto all’omofobia dilagante sia nella comunità bianca sia in quella nera, tendenzialmente cattolica e vicino a posizioni piuttosto conservatrici.
Combahee River Collective
A Boston viene fondato un collettivo indipendente che riuniva femministe e lesbiche nere, il Combahee River Collective, il quale dava voce alle istanze di donne nere e lesbiche per il riconoscimento del ruolo dell’esperienza lesbica nello sviluppo di una soggettività femminista nera. Il gruppo dovette lottare su diversi fronti per essere riconosciuto come interlocutore per la società civile americana.
Donne, razza e classe
Viene pubblicato Donne, razza e classe. In questo testo fondamentale, Angela Davis approfondisce un saggio – scritto precedentemente in carcere, nel 1971 – dando un importante contributo alla critica femminista nera e promuovendo un approccio alla questione femminile basato sull’intersezione di genere, razza e classe. Viene a tutt’oggi considerato uno dei maggiori manifesti del femminismo intersezionale.
Black Lives Matter
Negli Stati Uniti nasce il movimento Black Lives Matter (BLM). Fondato da tre donne afro-americane e omosessuali, l’obiettivo del BLM è “sradicare la supremazia bianca” e sensibilizzare l’opinione pubblica sulla questione del razzismo sistemico e della violenza praticata dalle forze dell’ordine nei confronti delle comunità nere. Il movimento si interessa anche dei diritti LGBTQ+ e alla parità di genere.
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