La demonizzazione della protesta è una delle strategie che il potere mette in atto per marginalizzare e nascondere le ragioni di chi scende in piazza per gridare le proprie difficoltà, la sofferenza che generano. Cosa si può fare allora per rivendicare e ottenere i propri sacrosanti diritti?

Tratto dal volume miscellaneo Per cosa lottare. Le frontiere del progressismo, edito da Fondazione G. Feltrinelli per le cure di Enrico Biale e Corrado Fumagalli, il saggio Oltre il Sacrificio democratico e verso i riot come forma di riparazione democratica vuole porre «particolare attenzione alla demonizzazione di coloro che, negli Stati Uniti, sono scesi nelle strade per protestare contro l’uccisione, nonostante offese di poca importanza, se non del tutto inventate, ai rappresentanti dello Stato, di persone nere negli Stati Uniti; delitti ormai comuni e non perseguiti della legge».

Juliet Hooker è professoressa di Scienze politiche alla Brown University. Si occupa di giustizia razziale, multiculturalismo, pensiero Black e politiche indigene nel Sud America.