Nelle vie e piazze di decine di città italiane si possono trovare, incastonati per terra, dei piccoli bocchi quadrati di ottone, posti davanti alla casa di un deportato o una deportata nei campi di sterminio nazisti. Ogni pietra ricorda il nome, l’anno di nascita, il giorno e il luogo di deportazione, la data della morte.
Le stolpersteine sono più di 80 mila dalla Grecia alla Lituania, dalla Federazione Russa alla Spagna e ricordano le vittime del Nazional-Socialismo che per qualsiasi motivo siano state perseguitate: religione, razza, idee politiche, orientamenti sessuali. Le pietre d’inciampo rappresentano una reazione artistica e civica a ogni forma di negazionismo e di oblio, una forma di memoria collettiva a cielo aperto.
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