Il fascismo non è stato una “semplice” dittatura ma un complesso di valori, idee e comportamenti, un sistema concettuale e di interpretazione della realtà
che è stato imposto con la violenza alla società italiana, e non solo. La propaganda ne è stato uno degli strumenti più importanti.
Marinetti e l’estetica del fascismo
Il padre della corrente di pensiero futurista Marinetti decise di appoggiare i nascenti Fasci di Combattimento, firmando l’atto di fondazione dell’antesignano del Partito Fascista. Nonostante il quasi immediato abbandono alla causa di Mussolini da parte di Marinetti stesso, l’estetica futurista, tipicamente aggressiva e anticonformista, divenne una costante visiva del regime.
La propaganda nazionalista
Il Nazionalismo è sempre stato il cuore del fascismo: il regime si contraddistinse per una propaganda martellante, dipingendo un’Italia “rinata” per opera di Mussolini dopo le vessazioni dei vari “nemici” creati dal fascismo: bolscevichi, potenze straniere e, dalla seconda metà degli anni ’30, gli ebrei.
Riforma Gentile e Gioventù Fascista
Riempire di propaganda la mente dei più giovani è il primo passo necessario per costituire un regime che possa sopravvivere negli anni: fu anche per questo che la Riforma Gentile, oltre a rinnovare l’intero piano scolastico, divenne una delle prime riforme del regime fascista. Di lì a poco vennero creati anche diversi gruppi giovanili per sostenere la missione di indottrinamento e addestramento, come i G.I.L. e i più noti Balilla.
Le Leggi Fascistissime
Con la proclamazione delle Leggi fascistissime, Benito Mussolini diede il colpo di grazia alla già martoriata libertà di stampa in Italia. Tutti le pubblicazioni non in linea col regime vennero soppresse, chiuse o costrette a convertirsi alla causa fascista: propaganda e informazione era divenuti la medesima cosa.
Nasce l’Istituto Luce
Fra gli anni ’20 e gli anni ’30 la cinematografia stava prendendo piede in tutto il mondo e il regime fascista non voleva essere da meno, essendo il cinema divenuto uno strumento fondamentale per la propaganda. Fu per questo che il Regime nazionalizzò la piccola società cinematografica LUCE e lo trasformò in un ente al servizio del Governo. Celebri divennero i cinegiornali, che venivano obbligatoriamente mostrati nei cinema prima di ogni film.
Nasce l’Ente Radio Rurale
All’alba del regime, la radio era uno strumento che soli l’alta borghesia poteva permettersi, ragion per cui il mezzo veniva considerato di scarsa rilevanza come mezzo di comunicazione. Tuttavia, in altri il mezzo radiofonico si stava rivelando estremamente utile per veicolare messaggi, discorsi e comunicazioni alla massa. Fu per questo che venne creato l’ERR: l’obbiettivo era far avere una radio a ogni villaggio, favorendo l’ascolto di massa.
La Guerra in Etiopia
Il regime fascista ritenne necessario avere un impero coloniale attaccando l’Etiopia. La decisione non avrebbe portato alcun vantaggio a livello di politica estera, prestigio internazionale o guadagno economico: l’intera operazione fu messa in piedi per ottenere consenso interno, per avere una grande vittoria militare e fomentare il sentimento nazionalistico attraverso la propaganda.
La campagna di arruolamento
Con lo scoppio della Seconda Guerra Mondiale, il regime fascista cominciò ad avere bisogno di volontari da schierare al fianco della Germania. Per questo le città vennero tappezzate di manifesti volti a promuovere l’arruolamento: le tematiche e le immagini rappresentavano il soldato come un eroe, la Germania come un’amica fedele e la guerra come un atto eroico per il bene della patria.
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