Indipendenza e libertà si possono ottenere con la forza, la ribellione o la politica. In ogni caso si tratta di percorsi complicati
e pieni di difficoltà, ai quali il potere si oppone con tutti mezzi. Tra i casi più emblematici la lotta per l’indipendenza in India,
quella in Algeria oppure i golpe militari in Cile e Argentina.
La Marcia del Sale
Seguito da 79 seguaci, Ghandi avviò una lunga marcia di protesta non-violenta contro l’inasprimento della Tasse sul Sale che il Regno unito imponeva all’India. Una volta arrivato nelle saline del Butan seguito da migliaia di persone, il Mahatma raccolse un pugno di sale, violando le leggi britanniche. La polizia britannica reagì brutalmente: migliaia di persone furono arrestate, fra cui lo stesso Ghandi.
Nasce l’ONU
Dopo mesi di negoziazione 51 paesi decidono di firmare a San Francisco la Carta delle Nazioni Unite. L’organizzazione nasce con la funzione di preservare la pace internazionale, promuovere il dialogo fra le nazioni, proteggere i diritti umani e fornire aiuti umanitari ai paesi in difficoltà. Settantacinque anni dopo, l’organizzazione conta quasi 200 membri e pressoché ogni Stato al mondo ne è parte. .
L’India ottiene l’indipendenza
Mantenendo il suo spirito non-violento e ignorando le provocazioni britanniche, l’India ottenne l’indipendenza. Difatti, spinto dalla crisi economica, dalla disobbedienza indiana e dalle pressioni internazionali e domestiche, il Primo Ministro britannico Clement Attlee fu infine costretto nel 1947 a concedere la libertà e l’autogoverno al popolo indiano.
Inizia la Guerra in Algeria
In novembre i guerriglieri algerini del Fronte di liberazione nazionale compiono una serie di attacchi contro i centri del potere coloniale francese. Le autorità di Parigi reagiscono scatenando una repressione molto dura sulla popolazione civile e su chiunque venga sospettato di sostenere il FLN. I bombardamenti, le torture e le uccisioni sommarie perpetuate dall’esercito francese divisero l’opinione pubblica.
Il golpe di Pinochet in Cile
Dopo tre anni di Governo Allende, che si era messo in evidenza per politiche di stampo fortemente socialista e progressista, Pinochet sale al potere con un violento golpe appoggiato dagli Stati Uniti. Allende aveva avviato diverse politiche sociali per migliorare la condizione delle masse più povere, migliorando le condizioni di vita nel paese avviando un pericoloso processo di indebitamento.
Il golpe di Videla in Argentina
Negli anni settanta il Sudamerica è scosso da golpe militari che instaurano, con il sostegno del blocco occidentale, regimi dittatoriali repressivi. Dopo la caduta del governo peronista, in Argentina si succedono diverse giunte guidate da esponenti degli alti comandi militari, che mantengono un regime dittatoriale estremamente violento e liberticida.
Manifestazione di Plaza de Mayo
Sedici donne, madri e mogli dei desaparecidos, si recano in Plaza de Mayo per manifestare di fronte alla sede del governo. La loro è una protesta silenziosa, che si ripete costante ogni giovedì: recano un fazzoletto bianco in testa e fotografie dei congiunti. Le proteste verranno represse con una certa forza, ma attireranno l’attenzione della Comunità Internazionale.
L’Argentina torna democratica
A seguito della sconfitta nella guerra delle Falkland/Malvinas contro la Gran Bretagna di Margareth Thatcher, la giunta militare è costretta a lasciare il Governo in reazione allo scontento popolare scatenato dalla grave umiliazione ricevuta. Nel corso dei sette anni di dittatura, sono 30mila le persone rapite o uccise dal regime. Le elezioni del 1983, le prime dopo un decennio, vedranno vincere il socialista Alfonsin.
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