Le choses ne changent pas. C’est nous qui changeons
H.D. Thoreau
Fondazione Giangiacomo Feltrinelli – in collaborazione con A2A – propone alle scuole secondarie di II grado La ruota del sistema, un kit didattico in quattro tappe che ha come obiettivo di avvicinare le ragazze e i ragazzi al tema della transizione ecologica attraverso la conoscenza e l’approfondimento attivo degli aspetti legati all’energia e alle materie prime.
La transizione ecologica è un momento di passaggio da uno stato a un altro, un percorso di cambiamento che si pone come obiettivo la riduzione progressiva e costante degli impatti negativi dell’umanità sull’ambiente naturale, in particolare per quanto riguarda i temi dell’energia e dei rifiuti, strettamente collegati tra loro. In tema di energia l’obiettivo è una decisa riduzione nell’utilizzo dei combustibili fossili in favore di fonti energetiche rinnovabili, fino alla completa decarbonizzazione della nostra economia; mentre per quanto riguarda i rifiuti il modello è quello dell’economia circolare, ovvero capace di produrre pochi rifiuti e di farne rientrare la maggior parte nel ciclo economico in modo da ridurre il più possibile il prelievo di risorse naturali.
Sono processi di cambiamento che riguardano tutti ,dalle istituzioni ai singoli cittadini passando per le imprese e la società civile. Non si tratta infatti semplicemente di trovare le giuste soluzioni tecniche e tecnologiche, ma di modificare l’assetto stesso della società e dell’economia, incluso gli stili di vita e le relazioni di comunità che regolano la nostra convivenza e il nostro stesso modo di pensare, che deve diventare più aperto e inclusivo.
Il kit è composto da 4 moduli:
► Step 1. Lezione introduttiva. Sviluppo sostenibile e transizione ecologica (60 min.)
► Step 2. Esplora i temi. Economia circolare e transizione energetica (120 min.)
► Step 3. Ascolta le voci. Innovazione ambientale e inclusione sociale (60 min.)
► Step 4. Ora tocca a te. Simula una conferenza dei servizi (90 min.)
In fondo alla pagina puoi scaricare il kit completo di tutti gli allegati.
La prima tappa del percorso è una presentazione che parte dalla definizione del termine sviluppo e arriva alla transizione ecologica attraverso le principali politiche messe in atto negli ultimi decenni a livello internazionale, in particolare Agenda 2030, gli Accordi di Parigi sul clima, Next generation EU e il Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR)
Qui a fianco un’anteprima dei contenuti della presentazione, che potete scaricare qui sotto (in formato .pdf) con anche le note per il relatore, tante domande stimolo e indicazioni di approfondimento per aiutare la comprensione e il confronto. La presentazione può essere anche copiata sul proprio account Google.
Cosa si intende precisamente per economia circolare e per transizione energetica? Quali sono gli aspetti e le prospettive più interessanti e rilevanti di entrambe dal punto di vista ambientale, economico e sociale? Per rispondere a queste domande si propone in questa seconda tappa un lavoro di approfondimento, sintesi e presentazione da far realizzare agli studenti.
Per farlo abbiamo predisposto una presentazione guida da far completare singolarmente o a gruppi, lavorando insieme o dividendosi le cose da fare.
Il compito è di realizzare una presentazione multimediale su economia circolare e/o transizione energetica. Per farlo bisogna usare uno slideshow guida dove si trovano tutte le indicazioni di lavoro, di ricerca e di presentazione, in base alle quali completare le slide da presentare alla classe. Lo slideshow è realizzato ispirandosi agli hyperdocs, documenti multimediali pre-impostati da fare utilizzare agli studenti in autonomia. L’hyperdoc può essere scaricato qui sotto in formato .ppt (semplificato) o meglio si può creare una copia sul proprio account google.
La transizione ecologica potrebbe far aumentare le disuguaglianze? Come possiamo contribuire concretamente alla transizione?
Per rispondere a queste domande e stimolare il confronto abbiamo raccolto i pensieri di alcuni esperti di energia, economia circolare e sostenibilità sociale e ambientale. È disponibile in download qui sotto una proposta di utilizzo delle interviste corredata da alcune domande stimolo per la discussione in classe.
Il cambiamento climatico impone scelte importanti e coraggiose, da due punti di vista: la mitigazione delle emissioni di gas serra, ovvero la progressiva diminuzione degli stessi (decarbonizzazione) verso una economia e una società a “emissioni zero”; l’adattamento dell’economia e della società a un clima che cambia, in particolare per quelle persone che ne sono più direttamente colpite (es. aumento del livello dei mari). Dal fossile al rinnovabile non si fa in un giorno, bisogna stare attenti che la transizione non aumenti le disuguaglianze e l’esclusione.
Alcuni comportamenti attenti alla sostenibilità dovrebbero diventare la norma per la maggior parte delle persone, come ad esempio la compensazione delle emissioni di CO2 generate dagli spostamenti in aereo, l’attenzione all’acquisto e al corretto utilizzo di beni e servizi che sono presenti nella vita di tutti i giorni, un’attenzione particolare all’alimentazione e all’uso dell’acqua, la lotta allo spreco in tutte le sue forme. Cosa siamo disposti a fare?
La transizione energetica non si può fare solo con la tecnologia. Questa è sicuramente necessaria e potrebbe aiutarci a risolvere tanti problemi, ma senza il coinvolgimento delle persone sarà impossibile da raggiungere. Coinvolgere le persone significa avere una strategia che permetta a tutti di partecipare e questo comporta l’assunzione di una prospettiva inclusiva, capace di tenere conto delle differenze, di tutte le differenze. Perché?
In futuro il valore del cibo non sarà solo economico ma anche culturale ed energetico. Oggi l’impatto ambientale della produzione alimentare non è compreso nel prezzo e questo ha generato una sbagliata considerazione del valore delle cose che mangiamo e delle conseguenze ambientali e sociali della loro produzione. Qual è il giusto prezzo di un alimento?
Giustizia sociale e giustizia ambientale sono di facce della stessa medaglia. La transizione ecologica si potrà compiere veramente solo quando sarà socialmente accettabile e questo comporta trovare una giusta mediazione tra aspetti tecnici (economici, ambientali) e questioni sociali come il rispetto dei diritti (salute, lavoro). A chi spetta la mediazione?
Per fissare e mettere all’opera tutti i contenuti, le idee e i punti di vista raccolti durante per il percorso di apprendimento proponiamo come ultima attività la realizzazione di un gioco di ruolo, durante il quale i partecipanti dovranno calarsi nei panni di un certo soggetto e interagire con gli altri in modo positivo e costruttivo. Questo genere di attività, per quanto simulata, permette di comprendere la dimensione complessa di una situazione reale e di sviluppare capacità di ascolto attivo, comunicazione efficace, negoziazione tra interessi diversi e problem solving.
Abbiamo preparato una attività di simulazione “verosimile” di un evento che succede nella realtà, ogni volta che si deve decidere in merito all’installazione di un impianto industriale. Si chiama conferenza dei servizi ed è il luogo dove la proposta viene analizzata e discussa tra diversi soggetti del territorio, tra i quali quello che deve prendere la decisione finale su come procedere . In questo caso proponiamo la presentazione, analisi e decisione in merito all’installazione di un impianto di digestione anaerobica della frazione organica dei rifiuti solidi urbani (FORSU).
L’incontro sarà gestito dall’autorità competente per la decisione, che ha convocato un tavolo di discussione al quale partecipano l’azienda che propone di costruire l’impianto e alcuni soggetti interessati del territorio (stakeholder). Obiettivo della conferenza è di condividere e mediare tra i diversi interessi al fine di trovare il migliore accordo possibile
Proponiamo di seguito alcuni suggerimenti di approfondimento, consigliati innanzitutto ai docenti, su altrettanti temi rilevanti del dibattito. La visione da parte degli studenti è a discrezione del docente, in base all’età e alle caratteristiche della singola classe.
L’approccio all’open innovation raccontato attraverso tre casi concreti di innovazione dell’ambito della gestione dei rifiuti: dall’intelligenza artificiale applicata al riconoscimento e alla differenziazione delle materie, al trattamento delle acque industriali e delle batterie per recuperare materiale ferroso al prototipo di un braccio robotico di grande precisione.
In diretta da Fondazione Feltrinelli il confronto conclusivo della prima giornata dei Milano Transition Days dedicata alla mobilità sostenibile. Con Enrico Giovannini, Ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibile, Marco Granelli, Assessore Mobilità Comune di Milano, Matteo Colleoni, Università degli Studi di Milano – Bicocca, Coordinatore nazionale Mobilità della RUS (Rete delle Università per lo Sviluppo Sostenibile), Roberto Olivi, Direttore Relazioni Istituzionali BMW Italia. Modera Ferdinando Cotugno. Con il patrocinio di Assolombarda. In collaborazione con BMW Italia e IGP Decaux.
In diretta da Fondazione Feltrinelli il confronto conclusivo della seconda giornata dei Milano Transition Days dedicata all’energia. Con Alessandro Coppola, Direttore Innovazione e Sviluppo Enea, Marine Cornelis, Next Energy Consumer, Alberto Poggio, Politecnico di Torino, Coordinatore tavolo Energy della RUS (Rete delle Università per lo Sviluppo Sostenibile). Modera Elena Mordiglia. Con il patrocinio di Assolombarda.
In diretta da Fondazione Feltrinelli il confronto conclusivo della terza giornata dei Milano Transition Days dedicata a Food&Water. Con Maurizio Martina, vicedirettore generale della FAO, Marco Caprai, Confagricoltura, Egidio Dansero, Università di Torino, Coordinatore nazionale settore Food della RUS (Rete delle Università per lo Sviluppo Sostenibile), Paola Giavedoni, Director of Innovation European Institute of Innovation and Technology-Food (EIT), Luca Zucchelli, Dirigente Direzione Generale Agricoltura, Alimentazione e Sistemi Verdi, Regione Lombardia. Modera Ferdinando Cotugno. Con il patrocinio del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali e di Assolombarda.
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