Parlare di sviluppo sostenibile, oggi, significa in primis interrogarsi su cosa sia necessario ideare, progettare e fare per costruire una nuova cultura globale della sostenibilità che tenga insieme aspetti molto eterogenei tra loro tra i quali la qualità della vita, l’inclusione sociale e la crescita economica. Ragionare sullo sviluppo sostenibile comporta analizzare le implicazioni globali che un’azione locale comporta. Costruire una maggiore consapevolezza dei processi trasformativi del contesto sociale e ambientale con il quale ci confrontiamo. Questa riflessione si può strutturare su più livelli, guardando alle forme che le questioni ambientali assumono in dati contesti territoriali, così come alle pratiche che a tali criticità cercano di dare una risposta. Occorre quindi mettere al centro la questione dei diritti, riconfigurata in una chiave globale nella loro concezione più ampia.
Il percorso Il diritto umano allo sviluppo sostenibile si articola in 3 workshop di aggiornamento. Il ciclo sulle tematiche degli Sustainable Development Goals (SDGs) si rivolge agli insegnanti di scuola secondaria di I e II grado e ai formatori. Al centro della riflessione l’Agenda 2030 che supera la visione circoscritta della sostenibilità ambientale, in favore dell’adozione di un approccio sistemico che intende lo sviluppo sostenibile in tutte le sue componenti di valore, contemplando gli aspetti economici, sociali e ambientali.
Ogni workshop prevede una lecture di un keynote di circa un’ora e una sessione di confronto con i formatori di Coop Lombardia e di Fondazione Giangiacomo Feltrinelli, momento di laboratorio e messa in pratica delle tematiche presentate durante la lecture.
Riflessione sulle connessioni fra la Dichiarazione universale dei Diritti Umani e gli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’agenda Onu 2030. Lo sviluppo sostenibile è il diritto fondamentale delle persone ad avere un futuro in cui preservare nel tempo – in una varietà di modi – la propria comune umanità. Questa, e non altra, è la posta in gioco. Una posta in gioco che è intrinsecamente proiettata sulle dimensioni e le sfide del futuro d’umanità, ma che si mette a fuoco per noi oggi, nel presente di un pianeta interconnesso e minacciato, depredato e saccheggiato, sfruttato ed esposto al rischio severo di perdita.
Con Salvatore Veca
Filosofo, Presidente onorario Fondazione Giangiacomo Feltrinelli
I nuovi sistemi di approvvigionamento alimentare, che siano alternativi o locali, sono sostenuti da un lato dall’esigenza della popolazione di alimenti di buon livello qualitativo, dall’altro da quella di una minore distanza, non solo spaziale, tra produttori e consumatori. In quest’ottica l’agroecologia può supportare la pianificazione del territorio nella gestione più sostenibile degli spazi verdi interni ed esterni alla città e delle risorse coinvolte nei processi di produzione agraria, facendo convivere l’agricoltura con l’insediamento.
Con Stefano Bocchi
Professore ordinario, Università degli Studi di Milano, Dipartimento di Scienze Agrarie e Ambientali
La sostenibilità globale è minacciata da una crescente ineguaglianza nella distribuzione e nella disponibilità delle risorse naturali ed economiche. Questi fenomeni sono caratterizzati dalla persistenza di un accesso diseguale ai servizi socio-economici e all’approvvigionamento di risorse e dalla crescente vulnerabilità di certe regioni in varie parti del mondo. Una situazione che è anche conseguenza dell’interazione di fattori che contribuiscono a dare forma, riprodurre e trasmettere le ineguaglianze sociali.
Con Alberta Spreafico
Docente del Dipartimento di Scienze politiche e sociali dell’Università degli Studi di Pavia.
Si propongono alcune pubblicazioni per approfondire i temi connessi al percorso didattico
Agroecologia. Sovranità alimentare e resilienza dei sistemi produttivi
di Miguel Altieri, Clara Nicholls, Luigi Ponti
9, 16, 23 OTTOBRE 2019
Fondazione Giangiacomo Feltrinelli