Ecosistemi in bilico, specie a rischio, ghiacciai che scompaiono. Abbiamo la sensazione che il pianeta sia sull’orlo del collasso: come invertire la rotta, prima che sia troppo tardi? Se lo spirito del tempo sembra essere quello di una rassegnazione collettiva alla catastrofe, forse bisogna rovesciare la domanda: non tanto come la crisi ambientale influisce sulle nostre vite, ma cosa possiamo fare noi per influire sulla crisi ambientale. Massimo Polidoro ci accompagna alla scoperta di storie di innovazione e imprenditorialità esemplari di soluzioni possibili. Perché il futuro è ancora da scrivere. Un podcast di Fondazione G. Feltrinelli, in collaborazione con Groupama Assicurazioni.
Ghiacciai che si sciolgono, foreste che scompaiono, città destinate a cambiare volto: il last chance tourism, il turismo dell’ultima occasione, porta sempre più persone a visitare luoghi a rischio prima che sia troppo tardi. Ma cosa significa davvero assistere alla scomparsa di un paesaggio che pensavamo eterno? In questa puntata, Massimo Polidoro esplora il legame emotivo con gli ecosistemi in pericolo e il ruolo della crisi climatica nella nostra permacrisi globale. Con gli interventi dell’economista Andrea Roventini e di Andrea Pesce, fondatore di ZeroCO2, cercheremo di capire non solo le conseguenze economiche e sociali della crisi climatica, ma anche le strategie per contrastarla prima che sia troppo tardi.
Gli uccelli smettono di cantare, il ronzio degli insetti svanisce: la crisi della biodiversità sta trasformando il nostro mondo in un luogo sempre più silenzioso. In questa puntata di Prima della fine del mondo, Massimo Polidoro racconta come la perdita di specie animali e vegetali metta a rischio non solo l’equilibrio degli ecosistemi, ma anche la nostra stessa sopravvivenza. Con il contributo di Walter Ganapini, ambientalista e cofondatore di Legambiente, esploriamo il legame tra biodiversità, crisi climatica e salute globale. E poi ci spostiamo a Parma, dove Francesca Riolo ci racconta l’esperienza della Picasso Food Forest, un’agroforesta urbana per un rapporto più armonioso con la natura, anche nelle città.
Laghi che si prosciugano, fiumi che si ritirano, falde acquifere sfruttate oltre il limite: la crisi idrica sta cambiando il nostro mondo e le nostre vite. In questa puntata di Prima della fine del mondo, Massimo Polidoro racconta la scomparsa di specchi d’acqua e il legame tra crisi climatica, siccità e consumo irresponsabile. Con Emanuele Bompan, giornalista ambientale, esploriamo le cause e le conseguenze di questa emergenza globale, dalle migrazioni forzate alla sicurezza alimentare. E poi, una possibile risposta: Maria Cuomo di Sun4People ci parla di Sun4Water, un potabilizzatore solare che porta acqua sicura dove scarseggia, dimostrando che anche in questa crisi c’è spazio per soluzioni.
Il cibo è molto più di nutrimento: è storia, cultura, identità. È una tazza di caffè al mattino, il profumo di un piatto che ci riporta all’infanzia. Ma cosa accadrebbe se alcuni dei nostri sapori più amati scomparissero? In questa puntata di Prima della fine del mondo, Massimo Polidoro ci guida tra le contraddizioni della crisi alimentare: cibo che scarseggia in alcune parti del mondo e si spreca in altre, colture minacciate dai cambiamenti climatici, agricoltura intensiva che consuma il pianeta. Con Laura Prosperi, storica dell’alimentazione, esploriamo le radici di questa crisi e il suo impatto su scala globale. Aprendo uno spiraglio di speranza, Camilla Archi, cofondatrice di Bella Dentro, ci racconta come il recupero della frutta e verdura scartata perché “troppo brutta” possa creare una filiera più giusta per agricoltori e consumatori.